Degustare vuol dire valutare la qualità di questa bevanda che nasconde un mondo inesplorato di profumi e sapori in termini sensoriali. Le tre fasi sono quelle classiche di ogni degustazione:
I parametri da esaminare sono colore, torbidità e limpidezza, schiuma.
Il colore varia a seconda del tipo di birra ed è legato alla tostatura dei cereali.
La gamma delle sfumature è molto ampia e viene misurato secondo una precisa scala di intensità codificata a livello internazionale dallo Standard Reference Method (SRM).
La gamma va dal paglierino delle Lager più comuni al biondo brillante a volte con venature verdognole dovute al luppolo delle Pilsner (2,5-4 SRM), nelle Weizen non filtrate chiare troveremo una sfumatura ambrata tendente
al dorato (3-10 SRM), mentre per alcune doppio malto che subiscono una particolare tostatura un ambrato con tonalità rossastre (12-30 SRM), ramato in alcune Pale Ale (6-12 SRM).
Il colore comincia a virare decisamente al bruno con alcune Trappiste e Abbazia (15-20 SRM), con colori tipici anche delle Doppelbock (12-30 SRM) e delle Weizen Dunkel (17-22 SRM), ma si raggiunge la sfumatura più scura (35-70
SRM) con le Stout, Porter e alcune Doppelbock italiane.
L’assoluta trasparenza del vetro SON.hyx® con cui è stata realizzata la collezione BIRRATEQUE permette di visualizzare al meglio la vivacità del colore così come la sua intensità e tonalità.
La limpidezza dipende dalla tipologia dello Stile di birra. Inoltre una birra può apparire limpida oppure torbida o velata a seconda della presenza di lieviti ancora non filtrati.
Le diffusissime Pils hanno un colore giallo dorato più o meno intenso, brillante e luminoso, mentre una Weizen e una Witbier (o bière blanche) si presentano torbide a causa dei lieviti ancora presenti, non filtrati.
Per classificare meglio la limpidezza delle birre scure, bisogna inclinare il bicchiere di 45° e guardare da sotto il bicchiere nella trasparenza che si crea vicino al bordo, dove la birra crea uno strato sottile.
Importante è anche l’esame della schiuma.
Può risultare scarsa, evanescente, cremosa, compatta a seconda di come si presenta nel bicchiere.
Bisogna valutarne il colore, che varia profondamente: dal bianco comune all’ambrato, e fino al marrone, a causa del malto molto torrefatto, come ad esempio nelle Porter e Stout.
Per eseguire un esame completo della schiuma è necessario valutarne la persistenza, lo spessore e il mantenimento, oltre alla traccia che questa lascia sul bicchiere, infatti la schiuma presenta una grana, più o meno grossa, e più o meno aderente alle pareti del bicchiere, dove formerà archetti definiti in gergo “merletti di Bruxelles”.
L’esame si conclude con la valutazione della qualità della schiuma (guardando la dimensione delle bollicine vicino alla birra, più sono fini e più sono di qualità).
La collezione BIRRATEQUE™ è dotata del Foam Control System (FCS) un trattamento speciale per mantenere lo sviluppo di bollicine fini e persistenti, favorendo la schiuma e il rilascio degli aromi.
L’esame olfattivo porta alla scoperta dell’aroma, dei profumi complessi e affascinanti nel bouquet proposto da ogni stile di birra.
Dopo aver fatto roteare il bicchiere si può procedere alla valutazione della qualità dei profumi (ossia la gradevolezza) e stabilire la classe di profumi: Erbaceo, Fruttato, Floreale, Speziato.
Per analizzare le qualità olfattive della birra bisogna valutare la persistenza e intensità degli aromi.
I profumi emanati derivano delle materie prime utilizzate, dal tipo di lievito e dal processo di fermentazione e di maturazione del prodotto. Se una birra è ben spillata consentirà una percezione degli aromi più importante e amplificata, contrariamente, se risulterà spillata male, la percezione olfattiva sarà condizionata dall’eccessiva prevalenza di anidride carbonica che andrà a condizionarne aroma e gusto.
L’aroma della birra viene veicolata dalla schiuma. L’aroma è fondamentale, si ‘beve’ col naso prima che con la bocca, e le caratteristiche dimensionali del calice e bicchieri BIRRATEQUE™ assicurano una sensazione armonica,
equilibrata, ampia, fragrante e penetrante.
Il sapore della birra deriva dagli ingredienti: tipo e quantità di malto o altri fermentescenti, tipo e qualità di luppolo, gradazione alcolica, dagli esteri, dalla varietà di lievito, dal tipo di acqua e molte altre componenti aromatiche.
Il sapore che caratterizza la birra e che si coglie in maniera più immediata è l’amaro, dipendente dalla presenza del luppolo nel processo produttivo, il grado di amarezza è un parametro importante ed è misurabile secondo la scala IBU (International Bitterness Unit).
La scala IBU va da un valore minimo di 10-12 tipico delle Lager di stile americano, fino a un massimo di 80 tipico delle IPA Americane.
La tecnica migliore per degustare una birra consiste nell’avvicinare il bicchiere alla bocca e, alzando il gomito, arretrare leggermente il capo, questo permetterà, alla schiuma di arretrare, conservandola nel bicchiere e al
liquido di scivolare in bocca. Il bordo sottile del calice e bicchieri BIRRATEQUE™ conferiscono una sensazione gradevole alle labbra rendendo più piacevole la degustazione.
Anche la forma e le dimensioni del bicchiere in cui viene versato il prodotto sono determinanti nella fase gustativa, da studi e test effettuati le forme degli articoli BIRRATEQUE™ specifici per Stile di birra, sviluppano
il bouquet intensificandone i sapori e la persistenza aromatica. Il connubio tra sensazioni aromatiche e gustative è determinante nella valutazione della qualità della birra, questa combinazione, condizionata anche
dalla forma del bicchiere, caratterizza la qualità della birra. Utilizzando gli articoli BIRRATEQUE™ le sensazioni percepite durante la degustazione saranno più persistenti permettendo di godere al meglio ogni sorso.